Torino, In manette due pusher

Sabato sera, transitando in via Leinì, i poliziotti del Commissariato Barriera Milano hanno visto un cittadino straniero, già noto agli agenti, il quale alla vista della volante si è disfatto di un oggetto metallico poi risultata essere una chiave. L’uomo, un cittadino senegalese di 34 anni, è stato fermato e sottoposto a controllo, cosa che ha permesso agli agenti di recuperare e sequestrare una quarantina di dosi di crack e quasi mille euro in contanti.

I poliziotti, poi, sono anche riusciti a individuare in via Elvo l’alloggio, nella disponibilità dell’uomo, al quale era possibile accedere con la chiave prima gettata per terra dallo straniero. Nell’appartamento, adibito a laboratorio, i poliziotti hanno rinvenuto oltre 120 grammi di crack e tutto il materiale necessario al confezionamento delle dosi. A seguito di accertamenti, è emerso che lo straniero aveva a carico un divieto di dimora nel Comune di Torino e l’obbligo di presentazione alla P.G. ad Asti.

Un secondo pusher è stato fermato nel pomeriggio di domenica, sempre dagli agenti del commissariato. Transitando in via Cecchi, gli agenti hanno incrociato nella carreggiata opposta un’auto, con due persone a bordo, che, alla vista della volante, ha accelerato in direzione di Piazza Baldissera. Dopo aver invertito la marcia, gli agenti hanno inseguito l’auto fino a che quest’ultima si è fermata in via Giaveno. Qui, il passeggero è sceso dall’auto è fuggito in un cortile portando con sé una grossa busta. Uno dei poliziotti ha inseguito lo straniero mentre l’altro ha chiuso la sua via di fuga dirigendosi in corso Vigevano dove era presente un altro ingresso al cortile. Quando ha visto la strada sbarrata, lo straniero, un cittadino nigeriano di 34 anni, ha squarciato la busta che aveva con sé disperdendo il contenuto per terra: circa 400 grammi di marijuana. In un estremo tentativo di fuga, lo straniero ha iniziato una colluttazione con i poliziotti nel corso della quale ha colpito a pugni gli agenti fino a che non è stato messo in sicurezza.

Il trentaquattrenne è stato spaccio e resistenza a P.U. Dagli accertamenti esperiti, è emerso che a carico aveva un ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Torino nel novembre del 2018, con una rideterminazione della pena a 2 anni, 7 mesi e 14 giorni.

Fonte: Questura di Torino 

 

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